(Italian) Tutte le Bombe del Presidente

ORIGINAL LANGUAGES, 28 Nov 2011

Manlio Dinucci – Centro Studi Sereno Regis

Su un atollo delle Isole Marshall, nel Pacifico, è piombata dallo spazio a velocità supersonica, giovedì scorso, una strana bomba che lo U.S. Army ha lanciato dalle Hawaii, distanti 4mila km. Non è che gli Usa abbiano deciso di attaccare anche la minuscola Repubblica delle Marshall.

Anzi, in base a un accordo del 1983, essa ha affidato la propria difesa agli Stati uniti. E gli Stati uniti – che dal 1946 al 1958 hanno effettuato qui 67 test nucleari, tra cui l’esplosione a Bikini della più potente bomba all’idrogeno da 15 megaton – continuano a usare le Marshall come proprio poligono. La bomba che ha colpito l’atollo è una Advanced Hypersonic Weapon: lanciata con un razzo nell’alta atmosfera, plana e, manovrando, arriva sull’obiettivo a una velocità di circa 6mila km l’ora. È una delle armi del programma «Prompt Global Strike» (Pronto Attacco Globale), con la quale gli Usa stanno acquisendo la capacità di colpire, con testate non-nucleari, entro un’ora qualsiasi obiettivo in qualsiasi parte del mondo. Varato dal repubblicano Bush, il programma non era andato avanti perché prevedeva la riconversione di missili balistici nucleari per lanciare testate non-nucleari, cosa che avrebbe messo in allarme Russia e Cina, rischiando una guerra nucleare accidentale.

C’è voluto il democratico Obama (nonché Premio Nobel per la Pace) a trovare la soluzione: le bombe volanti, come quella appena testata, vengono lanciate con missili a traiettoria non-balistica, così da non creare equivoci. Esse sono solo una parte dell’arsenale del «Pronto Attacco Globale». La nuova strategia prevede che, mentre viene colpito dallo spazio con bombe volanti supersoniche, il paese nemico viene attaccato con i Mald-J: sono mini-velivoli automatici che, lanciati a mille km di distanza, saturano le difese, apparendo ai radar come caccia in arrivo, e quindi neutralizzano i radar con interferenze elettroniche.

Questi mini-velivoli, che la Raytheon ha cominciato a fornire due mesi fa alla U.S. Air Force, offrono il duplice vantaggio di non mettere in pericolo gli equipaggi degli aerei e di poter essere lanciati a migliaia da pochi aerei cargo, tipo i C-130J. Solo dopo entrano in azione i cacciabombadieri con equipaggio, dotati di bombe a guida laser potenziate, come le Enhanced Paveway che, ha comunicato la Raytheon dieci giorni fa, sono ora utilizzabili da una più ampia gamma di aerei. Tali bombe hanno però limitata efficacia contro strutture sotterranee.

Vi ha provveduto la Boeing, che una settimana fa ha annunciato di aver cominciato a fornire alla U.S. Air Force, da settembre, una nuova superbomba da 30mila libbre, denominata Mop (Massive Ordnance Penetrator). Con il suo peso di quasi 14 tonnellate e la testata a uranio impoverito, può penetrare attraverso 60 metri di cemento armato, distruggendo il bunker sotterraneo con la detonazione di due tonnellate e mezza di alto esplosivo. La Mop, trasportabile con il bombardiere stealth B-2 Spirit (usato in marzo contro la Libia), ha la potenza distruttiva di una piccola atomica (salvo le radiazioni). Innamorato della superbomba è Leon Panetta, scelto da Obama quale nuovo segretario alla difesa. Come ex direttore della Cia, ha la passione per le tecniche più micidiali.

Il manifesto 2011.11.22

Go to Original – serenoregis.org

Share this article:


DISCLAIMER: The statements, views and opinions expressed in pieces republished here are solely those of the authors and do not necessarily represent those of TMS. In accordance with title 17 U.S.C. section 107, this material is distributed without profit to those who have expressed a prior interest in receiving the included information for research and educational purposes. TMS has no affiliation whatsoever with the originator of this article nor is TMS endorsed or sponsored by the originator. “GO TO ORIGINAL” links are provided as a convenience to our readers and allow for verification of authenticity. However, as originating pages are often updated by their originating host sites, the versions posted may not match the versions our readers view when clicking the “GO TO ORIGINAL” links. This site contains copyrighted material the use of which has not always been specifically authorized by the copyright owner. We are making such material available in our efforts to advance understanding of environmental, political, human rights, economic, democracy, scientific, and social justice issues, etc. We believe this constitutes a ‘fair use’ of any such copyrighted material as provided for in section 107 of the US Copyright Law. In accordance with Title 17 U.S.C. Section 107, the material on this site is distributed without profit to those who have expressed a prior interest in receiving the included information for research and educational purposes. For more information go to: http://www.law.cornell.edu/uscode/17/107.shtml. If you wish to use copyrighted material from this site for purposes of your own that go beyond ‘fair use’, you must obtain permission from the copyright owner.

Comments are closed.