(Italiano) Churchill e Hitler: due europei
ORIGINAL LANGUAGES, 23 Mar 2015
Johan Galtung – TRANSCEND Media Service
Chi ha scritto questo?
“Il ceppo ariano è destinato a trionfare”.
“Il dittatore della Cittadella Rossa (Petrograd) – tutti ebrei”
“Lo stesso risalto del male fu ottenuto dagli ebrei – in Ungheria”
“Lo stesso fenomeno si è presentato in Germania – predazione”
“– gli schemi degli ebrei internazionali /contro/ le speranze spirituali”
“– questa cospirazione mondiale per il rovesciamento della civiltà”
“– ebbe un ruolo riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione francese”
“– la molla principale in ogni movimento sovversivo del 19° secolo”
È stato Churchill (da Robert Barsocchini, countercurrents.org 02-02-15). Non gli importava che gli ebrei fossero attivi in molti luoghi, ma che erano per lui la causa di tutte le rivoluzioni, la radice del male, non invece, per esempio il feudalesimo impazzito.
In che cosa crede Churchill, politico supremo? (stessa fonte):
“– l’Impero Britannico e il suo Commonwealth durano mille anni”
“-100.000 britannici degenerati sterilizzati /per salvare la/ razza britannica”
“– la crescita sempre più rapida delle classi dementi imbecilli”
“ Due quinti dei cubani che combattono gli spagnoli sono negri – una repubblica nera”
“ Gandhi dovrebbe venir sdraiato legato mani e piedi alle porte di Delhi, e calpestato da un enorme elefante con il viceré seduto sopra”
Tre milioni morirono di fame per la politica dell’Impero. Churchill: “perché Gandhi non è ancora morto?”
“Amo questa guerra. So che stronca e fracassa la vita di migliaia di persone ogni momento, eppure me la gusto secondo per secondo (1916)”
L’approccio di Churchill alla sollevazione kenyana degli anni 1950, per mantenere i fertili altopiani per i bianchi, fu l’internamento di centinaia di migliaia di antagonisti in campi di concentramento, torture, sterilizzazione, castrazioni pubbliche con pinze usate per il bestiame, stupri.
Sui curdi in rivolta in Iraq nei primi anni 1920, Churchill:
“Sono fortemente a favore di gas velenoso contro le tribù incivili”.
Churchill a proposito di un sottomarino tedesco che affondò il Lusitania in rotta da New York a Liverpool il 7 maggio 1915 (carico d’armi per l’Inghilterra), con 1.200 morti: “importantissimo attrarre naviglio neutrale ai nostri litorali, nella speranza specialmente d’invischiare gli Stati Uniti con la Germania”. E, dopo la tragedia: “I poveri poppanti periti nell’oceano hanno sferrato alla potenza tedesca un colpo più letale di quanto si sarebbe ottenuto col sacrificio di centomila combattenti” (INYT, 7/8 marzo ‘15).
Forse nessuno spinse tanto per la bomba nucleare – per lo status di grande potenza della GranBretagna – quanto Churchill, ma arrivò alla produzione congiunta sotto la guida USA; vedi la recensione di Freeman Dyson del libro di Graham Farmelo Churchill’s Bomb: How the United States Overtook Britain in the First Nuclear Arms Race [La bomba di Churchill; come gli Stati Uniti superarono la Gran Bretagna nella prima corsa alle armi nucleari], in The New York Review of Books, 24 aprile ‘14. Dyson fa notare: “Churchill era innamorato della guerra e delle armi, fin da ragazzino giocava con una collezione storica di soldatini”.
Basta. Troviamo lo stesso profondo anti-semitismo contro gli ebrei in quanto tali, come la fonte del male, nel mondo occidentale in generale e in Inghilterra-Germania in particolare. Troviamo il focus sulla razza quale fattore predominante nella realtà umana, con una ripida pendenza dalla cima ariana – usata da entrambi – al degenerato, l’inferiore. Troviamo il disprezzo per i disabili, e l’urgenza per la loro eliminazione, mediante uccisione o sterilizzazione. E il sogno condiviso di una supremazia di mille anni.
Hitler era a corto di maniere da classe superiore; in che altro era differente? Dittatura, principio del Führer, collettivismo – Ein Volk, Ein Reich, Ein Führer [Un popolo, uno stato, un duce]. Per Hitler, saldare insieme i tedeschi in un’entità – ‘liberata dalla debilitante influenza di ebrei, sinti-rom e disabili,’ secondo lui.
E la classe, il suo socialismo: liberato dalla regola delle “buone famiglie” sulle “meno buone”, ove le prime nascono nelle posizioni di guida ovunque. Differente da Churchill. Ma troviamo lo stesso entusiasmo per la guerra e il diritto e dovere della potenza suprema di imporsi. Ne segue per il loro razzismo il colonialismo per entrambi e il principio ‘la potenza è giusta’.
Due articolazioni dell’Europa. Esse pensano di essere l’una la negazione dell’altra, essendo invece così simili. Queste analogie ci dicono qualcosa sull’Europa, proprio come le analogie fra liberalismo e marxismo ci dicono qualcosa sull’Occidente.
Che cosa ci troviamo?
- Antisemitismo, come spiegazione acchiappa-tutto di tutti i torti.
- Razzismo, convinto della supremazia bianca, con diritti e doveri.
- Colonialismo, diritto e dovere del superiore nei confronti dell’inferiore.
- Guerra, come strumento legittimo, perfino necessario
- Sentimento anti-russo, come nemico perenne da combattere (anche ebraico)
Profondamente simili, avevano lo stesso obiettivo in Europa: essere In Cima.
Salvo che in cima c’era spazio per solo uno di essi. Quindi, una guerra dopo l’altra; la Germania umiliata, l’Inghilterra meno. Ora, si noti: la Germania ha smesso, respinto tutti i cinque punti; l’Inghilterra no.
La Germania è diventata filosemita, combatte il razzismo, non ha colonialismo residuo, nega la guerra come strumento (salvo che a scopo difensivo), e cerca la cooperazione con la Russia. L’Inghilterra, con gli USA, sfida la Russia. L ’Anglo-America è la più belligerante nel mondo d’oggi, un colonialismo residuo sopravvive nel Commonwealth e nell’uso dell’inglese per la conquista; il razzismo è rampante in Inghilterra. Antisemitismo? Come esportazione di ebrei in Israele dalla Dichiarazione Balfour del 1917 in poi.
Chi se la caverà meglio su queste premesse, anche in cima? La Germania.
Io appartengo a una generazione formata a “Churchill buono, Hitler cattivo”. Che la nostra posizione fosse essenzialmente razzista?
Le atrocità di Hitler colpirono bianchi: ebrei, rom, disabili; paesi occupati brutalizzati, circa 26 milioni di russi – tutti bianchi.
Le atrocità di Churchill colpirono i bruni in India – milioni– i neri in Africa; e prima di lui i gialli in Cina, i pellerossa in Nord America – centinaia di milioni.
Ciò dice molto di noi europei. E dovrebbe renderci molto grati verso quelli che si ersero contro di ciò in modo nonviolento: un bruno, Gandhi; dei neri, Luther King Jr., Mandela. Ce lo meritiamo?
Editorial della prossima settimana: Hitler e Stalin: due europei
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Traduzione di Miky Lanza per il Centro Studi Sereno Regis
Titolo originale: Churchill and Hitler–Two Europeans – TRANSCEND Media Service
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