(Italiano) NON AVERE PAURA! DONNE CHE NON SI SONO ARRESE di Cristina Monti. Torino 26 aprile 2016
ORIGINAL LANGUAGES, 9 May 2016
Silvia Berruto – TRANSCEND Media Service
Italy, Piemonte, Turin
26 aprile 2016
San Salvario
Biblioteca civica Natalia Ginzburg
La Liberazione.
E’ stata la protagonista dell’incontro del 26 aprile scorso, a Torino, per “La parole sono mappe” a cura dell’Associazione ALMATEATRO.
Una serata al femminile, per la collaborazione cooperativa fra l’associazione Scambiaidee, l’ANPI sezione Nicola Grosa (di San Salvario), la Circoscrizione 8 presso la cui biblioteca civica Natalia Ginzburg è stato proiettato il documentario “Non avere paura! Donne che non si sono arrese”
Per declinare il 25 aprile al femminile, in omaggio e in onore al contributo delle donne che, insieme agli uomini, lottarono per liberare l’Italia dal nazifascismo.
A 70 anni dal voto alle donne. Per centrare, ancora una volta, l’attenzione sulle donne nella Resistenza per il loro ruolo non sempre adeguatamente ricordato e, storicamente, non ancora sufficientemente valorizzato.
Le donne.
Donne che non ebbero paura, che si opposero anche a quella non-idea di Benito Mussolini che intendo qui ricordare: “Donne felici, perché fattrici di prole sana e robusta per la nazione”
Donne che si emanciparono dal sistema e dall’ideologia fasciste, ben riassunte nell’esternazione di Mussolini che ancora voglio riportare all’attenzione: “Non darò il voto alle donne … La donna deve ubbidire. La mia opinione della sua parte nello stato è opposta a ogni femminismo. Naturalmente non deve essere schiava, ma se le concedessi il diritto elettorale, mi si deriderebbe. Nel nostro stato essa non deve contare”.
Nella presentazione della serata è stato ricordato che essere antifascisti significa essere femministi e implica, anche oggi, la lotta per i valori di uguaglianza che non devono essere solo praticati, ma anche rivitalizzati.
“Ognuno di noi sia parte attiva della cittadinanza. Il 25 aprile è ri-partire dai fondamentali” ha detto l’attivista culturale della circoscrizione 8.
Raffaele Scassellati, presidente dell’ANPI di San Salvario, ha ringraziato le donne presenti e le Primule rosse, la band di Elena Gabri, Giulia Impache e Bianca de Paolis che hanno curato, e cantato, con passione resistente, la Resistenza cantata.
L’attrice Gabriella Bordin ha poi illustrato i contenuti dell’incontro e l’impianto del documentario di Cristina Monti.
“Il documento video parte da un lavoro teatrale fatto con le donne dello SPI*-CGIL Torino nel 2005 che chiese a Mariella Fabbris, a me, a Rosanna Rabezzana e a Elena Ruzza – protagoniste e animatrici della vita culturale della città e della provincia, nda – di mettere in scena la Resistenza al femminile”, che si aspettava un lavoro realizzato da attrici.
“Noi, aggiunge Gabriella, rilanciammo subito in un altro modo. Siano le donne che hanno fatto la Resistenza a parlare e ad andare sul palcoscenico! ”
Con cinque laboratori a Torino, Pinerolo, Settimo, Ivrea e a Collegno si crearono cinque gruppi di donne che diedero il loro apporto per elaborare il testo dello spettacolo “Non mi arrendo, non mi arrendo”.
Il documentario è la summa del girato delle testimonianze dirette e dei ricordi di tre donne piemontesi resistenti con alcuni estratti dallo spettacolo sopra citato: il racconto della Resistenza delle donne attraverso il teatro e attraverso il cinema.
Le tre donne sono Caterina Giacometti in Costa, “partigiana, ribella, bandita” (sono le sue parole nel documentario), Bianca Secondo e Michelina Marietta Aleina.
Bianca, Caterina, Michelina e le altre donne hanno lottato così.
“Qui ognuna racconta la propria Resistenza.
Resistenti alle mode.
Resistenti all’imbarbarimento progressivo,
Resistenti alla stupidità.
Resistenti alla cialtroneria.
Resistenti alla propaganda”
Bianca ricorda: “Credo fosse il 29 … ci hanno dislocati secondo le brigate nelle caserme.
Su un libro c’è scritto: “Nemo e L … (Ljiubitza, che vuol dire amore, nda) Cosa hanno fatto gli altri? Hanno cercato di godersi la Liberazione.
Loro hanno fatto la raccolta di sacchi di tutti i documenti dell’OVRA e del CNR.
E ce li siam traslocati per 60 anni.
Quei documenti che adesso sono … tutti … in archivio.
E son salvi! “
A Bianca, a Caterina e a Michelina.
A loro e a tutte le altre donne Resistenti,
COLLETTIVAMENTE,
va la mia
e
la probabile
dovuta,
allargata,
gratitudine
del
NOI.
Donne e uomini Resistenti, dopo la fine della guerra, furono costretti ad emigrare.
Non c’era lavoro per chi era stata partigiana e partigiano.
Ha scritto Joyce Lussu:
“Avevamo delle posizioni di notevole prestigio
data la nostra partecipazione alla Resistenza.
Ma le abbiamo perse subito quando
l’organizzazione dei partiti e dei sindacati
si ricostruì nel modo più tradizionale.”
Elsa Pelizzari, una partigiana della mia terra – di Lombardia – racconta la stessa storia.
A tutte e a tutti ricorda:
RESISTERE, PER ESISTERE.
E’ ancora il nostro motto! “
Silvia Berruto, antifascista
* Lo SPI è il sindacato pensionati italiani della CGIL
La CGIL è la Confederazione Generale Italiana del Lavoro
Non avere paura! Donne che non si sono arrese
Regia: Cristina Monti
Fotografia: Paolo Rapalino
Suono: Fabio Coggiola
Montaggio: Cristina Monti, Marco Duretti
Correzione colore: Marco Fantozzi
Musiche: Dogtroep, coro La Ginestra, Fabio Viana
Durata: 60′
Prodotto da SPI-CGIL Torino e Associazione Almaterra con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund – Fondo regionale per il documentario e dello SPI-CGIL Nazionale e del Piemonte
Progetto teatrale Non mi arrendo, Non mi arrendo! a cura di: Gabriella Bordin, Mariella Fabbris, Rosanna Rabezzana, Elena Ruzza
Responsabile progetto: Eufemia Ribichini
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