(Italiano) Più creatività, per favore!

ORIGINAL LANGUAGES, 7 Oct 2024

Johan Galtung | Centro Studi Sereno Regis – TRANSCEND Media Service

Foto di “My Life Through A Lens” su Unsplash

– Il mondo viene sovente visto come due o più superpotenze nucleari; una prospettiva più positiva sarebbero due superpotenze culinarie, Cina e Francia. Avendo appena gustato un pasto francese *** (guida Michelin). Indescrivibile, quindi meglio non provarci; ma immensamente con più creatività: sapori ignoti resi godibili come per incanto al palato umano. E l’estetica di ciascun piatto, del locale, dei camerieri con i loro discorsi ben preparati. E soprattutto: il piacere del(la) partner in aggiunta al proprio. In breve, ore di perfezione, da rivivere, rievocare, rigenerare. Grazie a voi cuochi, voi miracoli!

E dopo una buona siesta siamo tornati in strada; c’erano rotatorie, molte di fatto. Ciascuna un miracolo di creatività: i giardinieri ci avevano messo l’anima e tutta la loro abilità nel rendere quei paesaggi circolari dei parchi, con disposizioni floreali, un piacere incredibile all’occhio, pur talvolta caotico nella loro ricca flora di frattali. Ciascuno un’esibizione dell’artista nascosto nel giardiniere. Spazio pubblico francese al suo meglio: accessibile, funzionale, ed estetico. Come la piazza di un villaggio, di una cittadina, di una gran città: chiunque ci entri, ne viene carezzato da luci e viste piacevoli all’occhio. Grazie a voi giardinieri, voi miracoli, per rendere un piacere ogni rotatoria!

E non si può fare a meno di pensare: immaginati se la politica estera francese fosse gestita da queste persone, con cuochi (a ***, tuttavia) e giardinieri che rilevano il Quai d’Orsay a Parigi. Anziché una politica estera insulto alla mente umana per la sua noia. Qualche uccisione qua e là, nei Balcani, in Africa, in Afghanistan, uscendo dalla NATO, (ri)entrando nella NATO (per assumerne il comando quando l’Impero USA si conclude infine in un fiasco?), un breve interludio di minore obbedienza agli USA, poi una sembianza di maggiore ossequio – invece di: vedi più avanti.

Allora la politica estera inglese è più coerente con un budino dello Yorkshire stantio e rotatorie ridotte al proprio minimo euclideo mortalmente noioso, un cerchio, come peraltro fatto tracciando i confini alle loro ruberie di genti e terre qualche tempo fa. Un Blair, un Brown o comunque si chiamino questi conservatori in navigazione sotto falsa bandiera e legati al Titanic di un Impero USA in avanzamento verso ancora altri iceberg, con una fune corta e senza un’ascia.

Confrontiamolo con quanto segue: Mure Dickie scrive da Tokyo: il capo del DPJ prende di mira il ‘globalismo a guida USA’: Yukio Hatoyama, il leader del Partito Democratico [del Giappone] d’opposizione che ha vinto ieri a valanga l’elezione a primo ministro, ha condannato il “fondamentalismo di mercato a guida USA” e promesso di schermare la propria nazione dagli effetti di una globalizzazione troppo disinvolta. Con l’era dell’unilateralismo USA alla fine e preoccupazioni crescenti sul futuro del dollaro, anche il Giappone dovrebbe operare per l’unione delle valute regionali e l’integrazione politica in una “Comunità Est-Asiatica”, ha scritto Hatoyama in un saggio pubblicato lunedì sulla rivista giapponese Voice.

Forte, per le circostanze giapponesi con un governo praticamente di 60 anni del Partito Liberal-Democratico – che non è un partito (ma un accozzaglia di frazioni costruita attorno a personalità ambigue), né liberale (bensì neo-conservatore), né democratico (quasi tutto il potere ai burocrati) – molto creativo. Sicché il 51° stato USA è in secessione dall’Unione? O – nulla più che un Obama, ampio a parole, striminzito nei fatti?

C’è una differenza. Le tre idee di Hatoyama sono molto concrete e inoltre battono sui tre punti chiave dell’impero USA dove il Giappone è fin qui un pilastro; Obama non si è quasi mai spinto oltre la parola “cambiamento” salvo aggiungere “possiamo credere in”.

La regione numero 1 per la propria liberazione è finora l’America Latina, ormai con istituzioni esistenti o in rapida emersione quali Mercosur, Unasur, Telesur, Bancosur Grupo do Rio, CALC e la nuova ingegnosa economia dell’ALBA. Come ha scritto Mark Weibrot sull’International Herald Tribune del 12 agosto:

“Sempre la stessa solfa in Latin-America — le infauste politiche di Obama continuano a danneggiare i legami USA con la regione. Il presidente Obama ha continuato le politiche di Bush e in qualche caso fatto peggio”. Sì, usando adesso l’Honduras come mezzo per fermare la svolta a sinistra in tutto un continente brutalizzato dagli interventi e la dottrina di Monroe degli USA.

Le istituzioni latin-americane domani possono diventare quelle dell’Asia Orientale, entrambe ispirate da e ispirazione per l’Unione Africana e soprattutto dalla madre delle Unioni, quella Europea, persa nel divario fra il desiderio di essere emulata e la paura d’irritare i nordamericani.

E la politica USA è eminentemente non-creativa come un pasto USA; o anche, volendo, una rotatoria USA. Cercare giusto di mantenere quanto rimasto dello status quo non è una politica, ma un segno di disperazione. E lo stesso vale per il piano USA in 10 punti trapelato per Israele-Palestina: tuto riguardante come regolamentare e controllare un eventuale stato palestinese (fazioni da trasformare in partiti politici, nessuna alleanza) da riconoscersi da parte USA nell’estate 2011, non riguardo Israele, il detentore mondiale del primato d’inosservanza delle risoluzioni ONU (69, più altre 29 salvate da un veto USA). Non un a parola sul togliere l’Assedio di Gaza, né sui confini, né sulla [gestione dell’] acqua, né sul commercio, né sul muro d’annessione. Un aborto.

Ci servono tutta la creatività e tutti i Hatoyama procurabili. Che i paesi e i partiti vecchi non producono.

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Originariamente postato il 31 agosto 2009 – # 77

Johan Galtung (24 ottobre 1930-17 febbraio 2024), era professore di studi sulla pace, Dr. hc mult, e è stato il fondatore della Rete TRANSCEND per la Pace, Sviluppo e Ambiente e rettore della TRANSCEND Peace University-TPU. Prof. Galtung ha pubblicato 1.670 articoli e capitoli di libri, più di 500 editoriali per TRANSCEND Media Service-TMS, e 170 libri su temi della pace e correlate, di cui 41 sono stati tradotti in 35 lingue, per un totale di 135 traduzioni di libri, tra cui 50 Years-100 Peace and Conflict Perspectives, ‘pubblicati dalla TRANSCEND University Press-TUP.

Original in English: More Creativity, Please! – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis

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