(Italiano) Criminalizzare la guerra!

ORIGINAL LANGUAGES, 18 Nov 2024

Johan Galtung | Centro Studi Sereno Regis – TRANSCEND Media Service

Centro Study Sereno Regis

Usare gli stati per uccidere rende gli uccisori dei fuorilegge: bisogna criminalizzare la guerra

Nessuno ha recato al mondo questo semplice messaggio come la Perdana Global Peace Foundation di Kuala Lumpur, Malaysia. Come dice il suo dirigente, Mahathir Mohammad, quarto primo ministro della Malaysia:

“La pace per noi vuol semplicemente dire assenza di guerra. Non dobbiamo mai essere distolti da questo semplice obiettivo”.

Sicché organizzano esposizioni e conferenze convincenti per evidenziare le atrocità e gli orrori della guerra, a partire dalla Prima Guerra Mondiale, sovente in cooperazione con l’Università Muhammadiyah di Yogyakarta in Indonesia. Un messaggio chiarissimo alla parte sud-est del mondo a quella nord-ovest: Smettetela! Tutte le vostre norme di guerra equivalgono alla sua legittimazione; le guerre peggiorano sempre più misurando la percentuale di vittime non-combattenti, civili; da circa 10% nella Prima guerra mondiale a 90% in quella del Vietnam e le altre a fine 20° secolo. Si osa riferirsi ai crimini come “conseguenze non-intenzionali”, “danni collaterali”.

Si prenda ad esempio la Norvegia, “nazione di pace”; non gli USA e Israele con i loro dei, l’idea di essere eletti, e l’eccezionalismo. E si veda quel che fa la Norvegia contro lo spirito della Risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza ONU per proteggere i civili, promuovere una tregua e mediare una soluzione politica in Libia. E contro l’Articolo 2 dello Statuto ONU che pone fuori legge la guerra.

Secondo testimonianze di piloti al programma Brennpunkt (Punto focale) della Norwegian Broadcasting Corporation, 25% dei bombardamenti era programmato su bersagli scelti in anticipo. Il resto fu scelto dai piloti che decidevano da 40.000 piedi [>12.000 metri, ndt] quali edifici, strade, persone che osservavano fossero bersagli:

“Ci è stato detto volare su un’area enorme quanto il sud della Norvegia cercandoci noi stessi i bersagli. Eravamo abituati a conferme da terra, ma non ne abbiamo avute”.

Hanno però avuto il cambiamento di regime, nonché la rassicurazione che la Banca Centrale Libica sarebbe stata privata, non statale, senza quindi poter opporre resistenza ai progetti del capitale privato per la dominazione. La Norvegia ha obbedito agli ordini, facendo la sua parte.

Questa è attività criminale, come massacratori in preda a furia omicida che sparano a casaccio a qualunque cosa si muova. Chi l’ha ordinata? Il primo ministro del partito Laburista, il ministro degli esteri e il ministro della difesa in una coalizione “rosso-verde” (cioè bruna). Chi l’ha fatta? I piloti. i quali ultimi secondo il Tribunale di Norimberga non possono pretendere di aver solo obbedito a ordini; e secondo il Tribunale di Tokyo i primi non possono asserire di essere stati inconsapevoli di quanto accadeva. E’ dovere di questi appurare la legalità di quanto accade e dei secondi di sapere quel che accade.

La somma dei crimini del regime di Gheddafi e del bombardamento della Libia non è zero; sono due crimini distinti, da trattarsi separatamente. Il caso è in corso di espletazione alla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo, alla Corte Penale Internazionale dell’Aja (dove la Norvegia non gode della protezione USA), e alla Corte Costituzionale Norvegese. Incontreranno incomprensione in Norvegia: Noi, i perfetti? Crimini?

Eppure, questo è uno sfondamento necessario nella coscienza. S’immagini che intraprendere una guerra fra stati diventi un crimine internazionale allo stesso modo in cui darsi alla violenza entro gli stati è un crimine infranazionale. Non arresteremmo i criminali deferendoli al tribunale?

Il precedente di Pinochet: globalizzare i crimini contro l’umanità; un crimine commesso da qualche parte del pianeta è un crimine commesso ovunque. Il criminale può essere arrestato in futuro in qualunque stato del pianeta, essere estradato, o anche essere processato dove viene arrestato. La Madre dei parlamenti a Londra ha indicato la via come fece anche per la guerra in Siria; una crisi solubile.   Ciò ne limiterebbe la libertà di viaggio come avviene già per certi politici di vertice USA e israeliani. Però c’è inoltre un altro approccio: scomunicare tali stati dal sistema inter-statale e dall’ONU, rompendo o sminuendo i rapporti diplomatici bilaterali. Il punto non è il commercio, lo è la legittimità dello stato, a meno che lo stato stesso si azioni a incriminare i “signori della guerra”. L’attuale sistema dà il diritto a un presidente USA di premere quasi da solo il pulsante nucleare.

Criminalizzare la guerra

Di Gerard ter Borch – Geheugen van Nederland : Home : Info : Pic, Pubblico dominio, Collegamento

Da dove giunge questa pazzia? Dalla “Pace” di Westfalia del 1648 che asserisce il diritto degli stati alla guerra (dichiarata)? Questo non spiega la concentrazione del “diritto” a buttarsi nei massacri in cima alla piramide degli stati. Il dio abramitico uccide massicciamente – più nella Torah e nella Bibbia che nel Corano; essere un re per grazia di dio conferisce lo stesso diritto regale ai propri successori, ai presidenti e ai primi ministri. Non è strano che si trovi belligeranza perlopiù in Occidente. Democrazia o meno, non importa. La “grazia di dio” è stata trasferita al popolo in vox popoli, vox dei, che conduce all’idea grottesca che le democrazie abbiano più di un mandato ad uccidere. Come se le democrazie riguardassero l’uccidere e non un trasferimento nonviolento di potere e la risoluzione dei conflitti – l’esatto opposto, e i rimedi, alla guerra e le uccisioni.

Ci stiamo muovendo in tale direzione. Col diradarsi della guerra interstatale, le guerre si staglieranno come eccezionali, illegittime e illegali secondo lo Statuto ONU. Le vecchie leggi delle nazioni applicate alle guerre interstatali perdono la loro rilevanza con l’evolvere del mondo.

La R2P, “Responsabilità di Proteggere”, uccide nel territorio di altri stati; a differenza dell’autodifesa con mezzi militari difensivi sul proprio. Potrebbero starci dietro ulteriori motivi nell’idea balorda di uccidere gente per salvare gente? sono realmente stati usati tutti gli altri mezzi? Non da parte di diplomatici formati alla promozione degli interessi dei propri paesi, bensì da una massiccia invasione nonviolenta da fuori a mo’ di tampone. a protezione di certuni e impedimento per altri? Una profonda mediazione applicata a tutte le parti coinvolte nel conflitto, non solo le due di loro scelte per calzare alla ricerca abramitica di Dio contro Satana, traslata in Popolo contro Hitler e suoi simili; emettendo prontamente i certificati di Hitler?

Non è strano se il patriarcato e il patriotismo stanno cedendo alla parità e al globalismo. Il Quinto Comandamento, Non ucciderai, era solo per il gruppo interno. Ma oggi lo siamo sempre più grosso. Usare gli stati per uccidere rende gli uccisori dei fuorilegge. Criminali. Smettetela!

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Originariamente postato il 1° ottobre 2013 – #292

Johan Galtung (24 ottobre 1930-17 febbraio 2024), era professore di studi sulla pace, Dr. hc mult, e è stato il fondatore della Rete TRANSCEND per la Pace, Sviluppo e Ambiente e rettore della TRANSCEND Peace University-TPU. Prof. Galtung ha pubblicato 1.670 articoli e capitoli di libri, più di 500 editoriali per TRANSCEND Media Service-TMS, e 170 libri su temi della pace e correlate, di cui 41 sono stati tradotti in 35 lingue, per un totale di 135 traduzioni di libri, tra cui 50 Years-100 Peace and Conflict Perspectives, ‘pubblicati dalla TRANSCEND University Press-TUP.

Original in English: Criminalize War! – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis

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