(Italiano) Per TMS. La sentenza di Piazza della Loggia e il quinquennio 1969-1974 a Collettivamente memoria. Manlio Milani e Silvia Guarneri ad Aosta
ORIGINAL LANGUAGES, 20 Nov 2017
Silvia Berruto – TRANSCEND Media Service
Dedicato ai lettori di Transcend Media Service di tutto il mondo e a Transcend Media Service
Aosta, Aosta Valley, Italy
All’Espace Populaire di Aosta per la prima volta per il pubblico
A Palazzo regionale di Aosta per la terza volta per gli studenti
Domani, domenica 19 novembre (ieri per i lettori di TMS) e oggi, lunedì 20 novembre, sempre per i lettori di Transcend Media Service, il progetto culturale “Collettivamente memoria” – tecnicamente anche progetto-intervento – presenta due testimonianze su una vicenda storica che ha riguardato la collettività italiana: la strage di Piazza della Loggia a Brescia avvenuta il 28 maggio 1974.
Alle ore 10,12 del 28 maggio 1974 durante un comizio in piazza della Loggia a Brescia (Lombardia, Italia) una bomba fascista stroncava la vita di 8 persone e ne feriva 102.
Dopo 43 anni di impegno e di lotta, SEMPRE PER LA VERITA’, il 20 giugno 2017 è giunta la sentenza definitiva che accerta e imputa la matrice della strage all’eversione nera.
Questo era risaputo sin dal 28 maggio 1974. Ma si dovevano trovare le prove, i mandanti e gli esecutori.
Sono stati 43 anni di resistenza, costellati anche da ripetuti depistaggi che non hanno comunque impedito di arrivare a quella che Milani definisce “la giustizia ritrovata”.
Testimoni di questa storia collettiva sono i miei concittadini (io sono nata a Brescia, ndr) Manlio Milani e l’avvocato Silvia Guarneri.
Manlio Milani, presidente dell’associazione Familiari caduti della strage di Piazza della Loggia e presidente della Casa della Memoria di Brescia che nella strage perse la moglie, Livia Bottardi e uno degli avvocati di parte civile dei parenti delle vittime di Piazza della Loggia, l’avvocato Silvia Guarneri.
Per sei volte Manlio Milani ha incontrato la popolazione valdostana e gli studenti, per due volte con l’avvocato Silvia Guarneri.
Domenica e lunedì ad Aosta per la prima volta dopo la sentenza storica del 20 giugno scorso che ha messo fine alla vicenda giudiziaria, pur non mettendo fine alla storia e alla memoria della strage, Manlio e Silvia testimoniano il loro impegno umano, civile e professionale.
Sto scrivendo uno studio su questa vicenda storica collettiva proprio dal punto di vista della Nonviolenza, aspetto questo mai affrontato sinora dalla saggistica e dalla pubblicistica mainstream.
Questo contributo intende essere un omaggio ai lettori, al portale e alla newsletter internazionale Transcend Media Service sul quale pubblico da anni i miei contributi, a matrice e vision nonviolente.
Rimando all’articolo pubblicato ieri su questo blog: La sentenza di Piazza della Loggia e il quinquennio 1969-1974 a Collettivamente memoria. Manlio Milani e Silvia Guarneri di nuovo ad Aosta
“Collettivamente memoria 2017”
Dedicato a Italo Tibaldi e Ida Desandré deportati politici
e a Anna Dati staffetta partigiana
© Progetto culturale di Silvia Berruto
Giornalisti contro il razzismo
GLOB011 Officina di informazione glocale
ANSI – Associazione nazionale stampa interculturale
Piemondo Onlus
ALMA TEATRO Torino
© COLLETTIVAMENTE MEMORIA 2017
DECIMA EDIZIONE
Per PIAZZA DELLA LOGGIA (Brescia)
Il progetto culturale “Collettivamente memoria” propone per la sesta volta ad Aosta una riflessione storica, politica, civile e processuale sulla strage del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia a Brescia
Due i testimoni: Manlio Milani e l’avvocato di parte civile Silvia Guarneri.
Dopo 43 anni di resistenza umana, civile e processuale, “SEMPRE PER LA VERITA’”, dopo 5 istruttorie e 14 processi, il processo in Corte di Cassazione ha confermato, nell’udienza del 20 giugno 2017, l’ergastolo per i due imputati Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte.
Un milione circa le pagine prodotte dal processo per l’unico processo per strage arrivato a sentenza definitiva in Italia.
[…] Tra le varie forme di terrorismo lo stragismo ha alcune caratteristiche particolari, uniche: genera panico, insicurezza, disordine, magari per richiedere ordine. Non ha bersaglio specifico, non minaccia tanto i singoli ma la società nel suo complesso. Ha risvolti “connettivi”, le vittime sono persone qualsiasi che si trovano nel posto sbagliato nel momento sbagliato: persone con le quali la gente si identifica perché quello che é capitato a loro potrebbe capitare a ciascuno.
Per questo parliamo di “memoria” e di memoria collettiva e per questo le stragi terroristiche diventano memoria collettiva, un evento che riguarda l’intera collettività.
Walter E. Crivellin.
Estratto.
Dal lavoro di Bianca Bardini e di Stefania Noventa: 28 maggio 1974 Strage di Piazza della Loggia. Le risposte della società bresciana, seconda edizione, maggio 2008.
Un caso di resistenza collettiva nonviolenta.
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Silvia Berruto – giornalista contro il razzismo, antifascista, amica e persuasa della nonviolenza.
® Riproduzione riservata
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