(Italian) Mondo Arabo/Galtung: Rivolte Moti di Liberazione da Europa

ORIGINAL LANGUAGES, 7 Mar 2011

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Intervista Dello Studioso Pacifista a Left

“Con queste rivoluzioni le popolazioni arabe si stanno liberando dell’Europa”. A sostenerlo è Johan Galtung in un in’intervista a Left domani in edicola. Per il sociologo pacifista norvegese, fondatore degli Studi sul conflitto e sulla pace, le rivolte esplose in Nordafrica “porteranno la liberazione delle popolazioni arabe, qualcosa di molto più importante della democrazia che è solo un tassello a cui noi diamo più importanza perché le nostre ideologie occidentali la mettono al primo posto. Ma ciò che più conta per questi Paesi che si stanno ribellando è la liberazione da secoli di sottomissione”.

Prima c’è stato l’impero Ottomano, poi il colonialismo europeo” nel quale l’Italia avuto un ruolo di primo piano, spiega Galtung. La ribellione da parte delle masse arabe si rivolge “in particolare nei confronti di Gran Bretagna, Francia e Italia, che per decenni hanno installato re e imperatori, seguiti dagli Stati Uniti e da Israele: tutto quello che viene chiamato ‘Occidente’ e che oggi non capisce cosa sta succedendo. I giornali europei e americani raccontano i fatti come se ‘quei poverini’ degli egiziani o dei tunisini stessero per la prima volta prendendo atto di essere governati da dittature, senza nemmeno ricordarsi che quei confini li hanno disegnati loro”, accusa il sociologo.

Esiste tuttavia il rischio di una nuova invasione occidentale. “E’ possibile che la Nato decida di attaccare la Libia, e che Europa e Stati Uniti decidano di usare il pretesto degli scontri per invadere il Paese e prendere il controllo di un fenomeno che ai loro occhi sta diventando preoccupante” afferma Galtung, secondo il quale il prossimo Paese a rischio rivolauzione è “l’Arabia Saudita dove la questione non è semplicemente etnica: una lotta tra sunniti e sciiti, perché le rivolte hanno tutte la stessa sostanza che ha mosso gli egiziani: l’insofferenza verso un potere dispotico e la necessità di un nuovo ordine”.

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