(Italiano) Il mondo è diventato meno pacifico nel 2015, secondo un nuovo rapporto
ORIGINAL LANGUAGES, 4 Jul 2016
Dylan Mathews – Centro Studi Sereno Regis
10 giugno 2016 – L’8 giugno è stato presentato il rapporto 2016 Global Peace Index (Indice Globale di Pace 2016 o GPI), che è stato una lettura ardua per chiunque nel nostro settore lavori per costruire la pace nel mondo. Secondo il rapporto, il mondo è diventato meno pacifico e più diseguale nel 2015, con i paesi meno in pace del mondo che hanno visto ulteriori conflitti e violenze.
Le cifre più importanti sono amare. Nel 2015, il terrorismo ha raggiunto i livelli più alti di sempre ed il numero di rifugiati e sfollati un livello mai visto in 60 anni. 79 Paesi sono diventati meno pacifici.
Il rapporto inoltre registra una preoccupante tendenza decennale alla diminuzione della pace e all’aumento delle preoccupazioni che il mondo stia scivolando verso uno schema di conflitto e violenza a lungo termine. Non sorprende che la Siria sia classificata come il Paese meno in pace, seguito da Sud Sudan, Iraq, Afghanistan e Somalia. E quanto è il costo globale della violenza? La stupefacente somma di 13.600 miliardi di dollari nel solo 2015. Come nota il rapporto GPI, ciò rappresenta il 13,3% dell’attività economica mondiale, l’equivalente di 1.876$ a persona .
Il rapporto fornisce anche ulteriori prove che i campi di battaglia si stanno spostando sempre più verso le città e i villaggi. Gli ultimi 60 hanno visto il numero delle guerre civili superare quello dei conflitti esterni. Le conseguenze sono devastanti: il numero di morti nelle guerre civili è cresciuto a più di 305.000 nel 2014-2015.
Ma, allo stesso tempo, mentre l’aumento dei conflitti avviene a livello locale, questi conflitti interni stanno avendo forti ripercussioni regionali e perfino mondiali. Come nota il rapporto, “siccome i conflitti interni sono diventati più significativi, è ora più probabile che vengano coinvolte parti esterne, o che queste patiscano le conseguenze della violenza quando i conflitti locali si trasformano in crisi regionali o perfino continentali.”
Siccome la complessità dei conflitti aumenta e molte questioni locali e globali interagiscono e si intrecciano, altrettanto devono fare gli sforzi per costruire la pace. Il nuovo Sustainable Development Goal 16 (Scopo di Sviluppo Sostenibile 16), che si focalizza sulla costruzione di società giuste e pacifiche, costituisce un passo importante, poiché sottolinea che la pace è un prerequisito essenziale per il raggiungimento degli altri scopi globali.
Importanti sono anche le recenti promesse fatte al World Humanitarian Summit (Vertice Umanitario Mondiale), in particolare l’impegno a far confluire il 25% di tutti i fondi umanitari alle organizzazioni locali, che sono gli eroi non celebrati e in prima linea nella maggior parte delle crisi umanitarie.
Sappiamo ciò fin troppo bene, perché i peacebuilder locali sono spesso messi da parte, anche se prevengono la violenza e costruiscono la pace a livello locale – spesso senza alcun sostegno esterno. La nostra ricerca di mappatura ha scoperto che azioni di costruzione della pace a livello locale esistono anche nelle aree di conflitto più remote e che la conoscenza del contesto locale è inseparabile da soluzioni di pace sostenibili e di lunga durata.
Senza questa conoscenza e senza persone del posto all’avanguardia nella soluzione dei conflitti e delle violenze che interessano le loro comunità, la pace rischia di rimanere una tendenza in declino nel mondo.
La costruzione della pace (peacebuilding) e la prevenzione dei conflitti rimangono dolorosamente sottofinanziate, eppure investire nel peacebuilding a livello locale garantisce di ottenere tanto con poco. Noi di Peace Direct speriamo che il rapporto GPI 2016 attrarrà l’attenzione sulla necessità urgente di investire nella pace – e di porre fine alle sofferenze delle migliaia di persone che vivono e muoiono ogni anno in conflitti violenti.
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Titolo originale: World became less peaceful in 2015, says new report
Traduzione di Franco Malpeli per il Centro Studi Sereno Regis
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